giovedì 10 maggio 2012

Binary Domain - Recensione Gioco



Ogni tanto i giapponesi se ne escono fuori con una delle loro chicche, quel tanto che basta per costringere gli appassionati del genere e gli sviluppatori più importanti a ricredersi contro chi dice che i nipponici non sanno fare video game degni di nota.
E' quanto accade con Binary Domain direttamente dalla SEGA sulle nostre Consolle e per PC.
La sfida verso i consumatori vede SEGA in buona posizione dato che di questi tempi realizzare uno sparatutto in terza persona, interessante e divertente era tutt'altro che semplice.
Facendosi carico di un'eredità lasciata da titoli come "Mass Effect" e film come "Io Robot", il gioco ci trasporta in una Tokio del 2080 completamente invasa da Robot costruiti dall'uomo giapponese come arma o difesa in gran segreto rispetto all'America.
E' così che ci troviamo a vestire i panni di Dan, un soldato speciale di una squadra chiamata "Rust Crew" appositamente creata dai maggiori governi per investigare sulla questione dei Robot giapponesi, dunque ci troveremo anche nel Single Player, a lavorare in cooperativa scegliendo gli elementi della squadra a seconda della missione e potremo impartire ordini con la tastiera ma anche con il microfono del nostro computer, sono disponibili inoltre Armi e Potenziamenti molto interessanti acquistabili durante il gioco presso alcuni "negozi".
Non è molto curato il comparto grafico, nulla di eccezionale rispetto agli ultimi titoli in commercio ma la storia e il gameplay fanno elegantemente sfumare questo aspetto; il doppiaggio italiano non è malvagio anche se non troppo curato ma le espressioni sono abbastanza spiritose e a volte anche offensive.
Il gioco prosegue di volta in volta in capitoli con orde di nemici da abbattere Robot, Droni, Sentinelle, Aerei e dato che si tratta di macchine vi sarà un risvolto differente se spariamo ad esempio alle gambe, piuttosto che alla testa; nel primo caso i nemici strisceranno a terra verso di noi alla "Terminator", nel secondo caso perderanno l'orientamento e cominceranno a sparare verso gli stessi Robot.
Interessanti le arene di ogni fine missione, in cui dovremo affrontare con molta sinergia verso i nostri compagni un "Robot Leader" Gigantesco che ha ogni volta una caratteristica diversa e un punto debole differente in cui dovremo concentrare tutto il nostro attacco ma il duello non regalerà comunque nulla e lascerà spesso il giocatore senza tregua al punto di dover più volte ripetere l'arena finale.
Un altro punto debole a mio avviso sono i checkpoint del salvataggio che non sono per niente generosi, qui entrano in gioco i potenziamenti, ogni qual volta acquisiamo dei punti e li spendiamo in potenziamenti nei negozi, assicuriamoci di equipaggiare l'armatura con le componenti che meglio garantiscono le difese e la resistenza muscolare, ci sarà di grande aiuto per non dover spesso ripetere sparatorie già viste.
Detto questo, il giudizio è sicuramente positivo e anche se Binary Domain nel complesso non è niente di nuovo agli occhi dei giocatori di sparatutto in terza persona, va detto che tutti gli elementi del gioco, dai comandi di cooperazione alle classi diverse di Robot da affrontare, alla particolarità delle armi e dei personaggi, regalano comunque un'esperienza assolutamente da provare.

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